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Piccolo studio sulle insegne alari dei F.I.A.T. G.55 dell'Aviazione Nazionale Repubblicana 


testo di: Gabriele LUCIANI

 
Dopo l'uscita dell'Opera di Ferdinando D'Amico e Gabriele Valentini sulle colorazioni mimetiche e sulle insegne dei velivoli dell'Aviazione Nazionale Repubblicana, si può affermare che la ricerca su questi aerei ha fatto un enorme e fondamentale passo in avanti ma ancora qualche piccola ma credo pure importante precisazione si può ancora effettuare. Ormai da alcuni anni mi sono reso conto, esaminando le foto pubblicate in diversi periodici e monografie, che le insegne alari dei F.I.A.T. G. 55 'Centauro' della A.N.R., appena usciti dalla fabbrica, erano diverse da quelle che gli stessi velivoli ricevettero poi sul campo dopo la riverniciatura con colori tedeschi o da quelle applicate ai Macchi C.205 sempre della A.N.R. 
La diversità non era solo nella foggia dei due fasci alari ma principalmente sull'orientamento delle lame degli stessi fasci. Sugli aerei della Regia Aeronautica fino al 25.7.1943, le insegne alari erano costituite da cerchi dai bordi neri al cui interno c'erano tre fasci littori: fino al 1941 il fondo di tali insegne era bianco per poi divenire dello stesso colore della mimetica dell'aereo. Le lame dei fasci erano sempre rivolte in alto e verso le estremità alari: se si vede un velivolo della R. A. dall'alto si nota che le lame dei tre fasci alari dell'insegna di sinistra erano rivolte in alto e verso sinistra mentre quelle della insegna di destra erano rivolte sempre in alto ma verso destra e tale situazione si sarebbe notata osservando dal basso lo stesso velivolo. 
Quando fu costituita l'A.N.R. , i responsabili di questa forza aerea non tornarono a questo tipo di insegne ma ad uno similare: i fasci che rappresentavano Dio, la Patria ed il Re per via del 'cambio di campò di casa Savoia divennero due (Dio e Patria) e il perimetro che le conteneva divenne di forma quadrata. In fusoliera e sui timoni verticali agli aerei vennero applicati dei tricolori italiani con frange gialle e tutte queste nuove insegne vennero impiegate sui velivoli da caccia, sugli aerosiluranti, su diversi tipi di velivoli destinati a ruoli secondari e di collegamento mentre i velivoli da trasporto del “Terracciano” e del 'Trabucchi' ricevettero sulle ali ed anche in fusoliera le croci tedesche per evitare problemi con la contraerea tedesca. 



FOTO A: le insegne alari sui C.205 

 

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Come dicevo, già anni orsono, avevo notato dalle foto che, nelle fabbriche, l'applicazione delle insegne alari sui velivoli di nuova produzione era diversa nella FIAT Aeritalia e nella Aer.Macchi rispettivamente per i G.55 ed i C.205. Per spiegarmi meglio utilizzerò dei modelli da me montati. La disposizione delle lame dei fasci delle insegne alari applicate sui C.205 nuovi di fabbrica (anche quando fu usato lo schema a due bande detto 'Herringbone') era come quella nella immagine del modello della foto A, relativo ad un Veltro con mimetica ad amebe verde oliva scuro 2 su fondo nocciola chiaro 4. 
Sia sulla semi ala sinistra che sulla semi ala destra, sia sopra le ali che sotto le ali, le lame dei fasci più vicini alle estremità alari erano rivolte verso l'alto e sempre verso l'esterno così come le analoghe precedenti insegne dei velivoli della R.A. Questa configurazione rimase inalterata anche quando le insegne venivano applicate presso i reparti e sia quando il fondo delle insegne era bianco, sia quando divenne trasparente; il tutto rimase così pure per i velivoli ridipinti con i tre grigi RLM. 
Anche l'unico C.205 conosciuto con i fasci alari e il relativo quadrato di colore bianco e fondo trasparente (ovvero il primo Veltro ad essere riverniciato in reparto con i colori grigi tedeschi, il 18 rosso della 1a Squadriglia del 1° Gruppo MM. 92219) ebbe le lame dei fasci alari come gli altri Veltro. 
Ho riscontrato per il momento una sola eccezione ovvero un C.205 della 2a Squadriglia del 1° Gruppo. a pag. 59 di Camouflage and Markings of the A.N.R. 1934-1945: la immagine va vedere la semi ala destra dell'aereo e la insegna alare presenta il fascio di sinistra con la lama verso l'interno rivolta in alto mentre quella del fascio di destra era rivolta verso il basso e con la lama all'esterno, peccato però che non si riesca a vedere il resto del velivolo. 



FOTO B: le insegne alari sui G.55 con colore verde oliva scuro 2 

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Ben diversa la situazione per i F.I.A.T. G. 55 Centauro, sia per quelli della sottoserie 'zero' che quelli della serie 1. Da tutte le foto che ritraggono velivoli appena usciti dalla fabbrica, sia nella colorazione delle superfici superiori in uniforme verde oliva scuro 2 che nello lo schema a due bande detto 'Herringbone', si nota che le insegne alari sono come quelle della foto B. Le insegne ovvero erano in questa maniera: 

- Semiala sinistra : la lama del fascio di sinistra era rivolta in alto e verso sinistra mentre quella di destra era rivolta in basso e verso destra. 
- Semiala destra: anche in questo caso la lama del fascio di sinistra era rivolta in alto e verso sinistra mentre quella di destra era rivolta in basso e verso destra. 

Ho avuto modo di riscontrare questa configurazione per le superfici alari superiori in queste immagini di G.55 pubblicate in queste opere : 

- Camouflage and Markings of the A.N.R. 1934-1945: pag. 25 immagine A 4 (il G.55 MM. 91150 con camouflage Herringbone che fu consegnato intatto agli alleati), pag. 160 foto 160 ( G.55 a sinistra con schema a losanghe di tre colori italiani della 1.masq. del 2.do gr.). 
- Ali d'Italia n.10 pag. 16 (G. 55 giallo 5 della 2a Squadriglia  del 1° Gruppo in uniforme verde oliva scuro 2), pag. 27 e pag. 28 (G.55 nuovi di fabbrica e con camouflage Herringbone). 
- Aerofan n.88 gennaio - marzo 2004: foto di copertina ( ala del G.55 in primo piano con schema a losanghe di tre colori italiani della 1.masq. del 2.do gr.) pag. 29 (altro G.55 rosso 5 con schema a losanghe di tre colori italiani della 1.masq. del 2.do gr.). 
- Aerofan n. 95 ottobre - dicembre. 2005: pagine 170 - 171 (G.55 della Montefusco - Bonet). 

Come si nota dall'elenco delle immagini questa configurazione delle insegne alari sulle superfici alari del G. 55 si riscontra in velivoli la cui colorazione di fabbrica è rimasta inalterata ma anche in quelli della 1a Squadriglia del 2° Gruppo ridipinti sul campo con lo schema a losanghe di tre colori di fabbricazione italiana. Questi elementi iconografici sarebbero già sufficienti ad asseverare la differente applicazione delle insegne alari fra i Centauro e ed i Veltro della A.N.R. ma ulteriori riscontri si possono avere esaminando le immagini che fanno vedere le superfici inferiori non solo di alcuni dei velivoli di cui al precedente elenco ma anche di altri G.55 dove è possibile vedere che sempre la lama del fascio di sinistra era rivolta in alto e verso sinistra mentre quella di destra era rivolta in basso e verso destra. 
Anche nel caso di esemplari ridipinti con i Grigi tedeschi : in questo caso le insegne sotto le ali non erano ridipinte (sarebbe stato un po' complicato rifarle, tenuto conto che in effetti si usavano delle mascherine tipo “stencil” applicate sulle superfici del velivolo) ma coperte durante le operazioni di riverniciatura del velivolo; le stesse infatti conservavano il fondo bianco a differenza di quelle sopra le ali che venivano ridipinte direttamente sulla mimetica del velivolo. 
Sotto le ali dei G.55 dunque le insegne erano come quelle della seguente foto di questo mio modello di Centauro



FOTO C: le insegne alari delle superfici inferiori dei G.55 

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Le immagini dei velivoli veri sono invece su queste pubblicazioni: 

- Camouflage and Markings of the A.N.R. 1934-1945: pag. 14 (G. 55 della Squadriglia Montefusco in uniforme verde oliva scuro 2), pag. 24 - A2 ed A3 (il G.55 MM. 91150 con camouflage Herringbone che fu consegnato intatto agli alleati), pag. 29 (G. 55 della Squadriglia Montefusco - Bonet in uniforme verde oliva scuro 2), pag.70 foto n.113 (G. 55 della 3.a Squadriglia del 1° Gruppo con camouflage Herringbone), pag. 97 - foto F. 2 (G. 55 della 2.a Squadriglia del 2° Gruppo in uniforme verde oliva scuro 2), pag. 107 foto 175 (G. 55 della 2a Squadriglia del 2° Gruppo in grigi RLM) pag. 108 foto 177 (G. 55 della 3.a Squadriglia del 2° Gruppo). 
- Ali d'Italia n.10 pag. 29 (G.55 nuovo di fabbrica e con camouflage Herringbone) G. 55 giallo 5 della 2.a Squadriglia del 1° Gruppo in uniforme verde oliva scuro 2). 
- Aerofan n.88 gennaio - marzo 2004: pag. 29 (sempre il G.55 rosso 5 con schema a losanghe di tre colori italiani della 1.asq. del 2.do gr.). 
- Aerofan n. 95 ottobre - dicembre 2005: pag. 179 (G. 55 della 2a Squadriglia del 1° Gruppo in uniforme verde oliva scuro 2). 
- Gli ultimi in grigio- verde vol. III : pag. 1386 (G. 55 giallo 9 della 2a Squadriglia del 2° Gruppo  in grigi RLM, è lo stesso di cui a pag. 185 di Aerofan 95) pag. 1402 (G. 55 giallo 8 della 2a Squadriglia del 1° Gruppo in uniforme verde oliva scuro 2). 
- Centauri su Torino: pag. 134 (G. 55 giallo 1 della 2a Squadriglia del 1° Gruppo. in uniforme verde oliva scuro 2), pag. 144 (G. 55 bianco 1a Squadriglia del 1° Gruppo in grigi RLM), pag. 149 (G. 55 in uniforme verde oliva scuro 2). 



FOTO D : le insegne alari sui G.55 ridipinti con grigi RLM 

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Quando si riverniciarono i G. 55 con i grigi RLM, operazione effettuata in reparto si utilizzarono delle mascherine e in questo caso la disposizione dei fasci delle insegne alari sulla superfici superiori era come quelle dei coevi Aer.Macchi C.205 e senza più lo sfondo bianco (sfondo che come detto rimaneva inalterato e cioè bianco nelle insegne sotto le ali): questa configurazione è visibile solo in queste macchine così ridipinte e in due tre casi particolari ma sempre per velivoli ricondizionati sul campo. Le immagini di riferimento si trovano nelle seguenti pubblicazioni: 

- Camouflage and Markings of the A.N.R. 1934-1945: pag. 171 (G.55 giallo 5 della 2a Squadriglia del 2° Gruppo  in grigi RLM) pag. 107 (G.55 del 2.o gr. in grigi RLM). 
- Aerofan n. 95 ottobre - dicembre 2005: pag. 184 (G. 55 giallo 9 della 2a Squadriglia del 2° Gruppo in grigi RLM). 

Ripeto che sotto le ali invece le insegne originali non furono ritoccate, rimanendo con fondo bianco e con sempre la lama del fascio di sinistra rivolta in alto e verso sinistra mentre quella di destra era rivolta in basso e verso destra come nella foto C del mio modello. 

I tre casi 'particolari' sono i seguenti: 



FOTO E G.55 giallo 3 della Squadriglia Autonoma  Montefusco 

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G.55 MM. 91060 sottoserie 'zero' giallo 3 della Squadriglia Autonoma Montefusco. Montefusco le cui foto sono a pag. 19 di Camouflage and Markings of the A.N.R. 1934-1945; è un esemplare dalla mimetica molto vissuta ed impiegato da un reparto che ebbe anche esemplari non provenienti dalla fabbrica ma anche recuperati dopo un impiego da parte tedesca o comunque che ebbero le insegne della Luftwaffe; i Centauro della Montefusco spesso non avevano insegne alari e il giallo 3 le ricevette in reparto: in questa caso sia sulla semi ala sinistra che sulla semi ala destra, sia sopra le ali che sotto le ali, le lame dei fasci più vicini alle estremità alari erano rivolte verso l'alto e sempre verso l'esterno. Mentre sulla superfici superiori il quadrato dei bordi delle insegne è completo, sulle superfici inferiori sono incompleti, a riprova della difficoltà di applicare ed usare gli "stencil" in questo modo. 



FOTO F G.55 sottoserie zero azzurro 11 

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G.55 sottoserie zero azzurro 11 con schema a losanghe di tre colori di origine italiana della 1a Squadriglia del 2° Gruppo le cui foto sono a pag. 99 di Camouflage and Markings of the A.N.R. 1934-1945: dalle immagini si nota che il velivolo è ripreso evidentemente durante un momento di transizione con i fasci sulle superfici alari non completi. Quando si ridipinsero in reparto le superfici superiori anche di questo velivolo, gli specialisti del reparto che come detto sopra lasciarono inalterate le insegne di altri Centauro della 1a Squadriglia del 2° Gruppo, ritennero opportuno ritoccare anche le insegne del G.55 azzurro 11 forse perché la mascheratura delle precedenti insegne originali di questo velivolo non fu fatta bene. 
Se si vede la foto in copertina del numero 88 di Aerofan si nota che l'insegna alare del G.55 in primo piano è scontornata male e quindi qualcosa di simile ma in modo maggiore dovrebbe essere successo nel caso dell'azzurro 11 tanto da convincere dell’opportunità di ridipingere le insegne : in questa caso sia sulla semi ala sinistra che sulla semi ala destra, le lame dei fasci più vicini alle estremità alari erano rivolte verso l'alto e sempre verso l'esterno. Credo che invece sotto le ali le insegne rimasero inalterate rimanendo con fondo bianco e con sempre la lama del fascio di sinistra rivolta in alto e verso sinistra mentre quella di destra era rivolta in basso e verso destra come nella foto C del mio modello. 



FOTO G G.55 S 

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Il terzo ed ultimo caso è quello del G.55 S che per le modifiche apportate (cofano motore senza le scanalature per le mitragliatrici, sdoppiamento del radiatore sub alare e nuova carenatura del carrellino posteriore) fu riverniciato credo anche sotto le ali (da notare anche la carenatura del carrello principale che ha prima un numero 1 nero come gli altri velivoli della 1a Squadriglia del 1° Gruppo da cui proveniva, e poi invece scompare): le insegne alari sono tutte con lo sfondo trasparente. 
Le foto di questo velivolo a pag. 185 e 186 di Camouflage and Markings of the A.N.R. 1934-1945 asseverano che il G.55 S insieme al 3 giallo G.55 MM. 91060 sottoserie 'zero' giallo 3 della Squadriglia Autonoma Montefusco, sono gli unici due Centauro ad avere le insegne delle superfici inferiori delle ali, con il fondo trasparente a differenza di tutti gli altri con il fondo bianco, almeno questo è quella che si desume dall'analisi delle insegne fotografiche finora pubblicate. 
Concludo quindi l'esposizione di queste mie note auspicandomi di suscitare qualche ulteriori spunti di riflessione ed aggiungo che esaminando altre foto di velivoli della A.N.R. (come ad esempio di qualche Me.109) si notano che anche in diversi ulteriori casi il verso delle lame dei fasci delle insegne alari ha andamenti particolari ed a volte un pochino sorprendenti. 

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