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Le Corazzate italiane nel dopoguerra 1943/1956

testo e foto: di Maurizio Boverio - IPMS #254/72

Con l’armistizio dell’8 SETTEMBRE 1943 la flotta italiana ricevette l’ordine di arrendersi alle forze alleate, quindi in ottemperanza di questo ordine le corazzate italiane della REGIA MARINA si trasferirono a MALTA.

Durante il trasferimento la REGIA CORAZZATA ROMA fu affondata da aerei tedeschi mentre navigava nella zona di mare fronte Sardegna, la REGIA CORAZZATA CONTE DI CAVOUR era invece a TRIESTE in riparazione e fu catturata dai tedeschi, restò inutilizzata e successivamente affondata nel 1945 da aerei alleati, le corazzate GIULIO CESARE, CAIO DUILIO , ANDREA DORIA, VITTORIO VENETO e la LITTORIO, ribattezzata ITALIA , raggiunsero il porto di LA VALLETTA indenni e successivamente internate in EGITTO nella zona LAGHI AMARI dove restarono inattive fino al 1946, quando rientrarono in ITALIA .

Nello stesso anno ci fu il referendum il cui risultato portò alla fine della monarchia ed alla costituzione della nuova REPUBBLICA ITALIANA, questo fatto portò all’eliminazione su tutte la navi della nuova MARINA MILITARE del tricolore con lo stemma sabaudo, ma non si era ancora pensato a come doveva essere la nuova bandiera, quindi tutte le navi issarono il tricolore senza alcun stemma nel campo bianco, ciò durò fino al 19 novembre 1947 quando fu deciso di inserire lo scudo con i colori delle quattro repubbliche marinare.

Tornando alle nostre corazzate la GIULIO CESARE nel 1947 fu trasferita alla RUSSIA, la VITTORIO VENETO rientrata in ITALIA fu dopo poco radiata ed avviata alla demolizione, l’ITALIA fu invece trasferita ad AUGUSTA dove restò fino al 1949 quando infine fu radiata ed avviata alla demolizione.

La corazzata CAIO DUILIO prestò servizio nella nuova MARINA MILITARE fino al 1953, quando fu messa in riserva e successivamente avviata alla demolizione, l’unica ad avere una vera attività fu la ANDREA DORIA che fu nave ammiraglia fino al 1956, compiendo varie esercitazioni e in un secondo tempo come nave scuola per i futuri tecnici radar della nostra marina.

Ora passiamo al modello che ho realizzato della CORAZZATA NAVE ITALIA , è ambientata nel porto di AUGUSTA nel 1947 quando ancora inalberava il tricolore provvisorio senza insegne, ha la classica colorazione delle navi alleate di fine guerra, con lo scafo in grigio chiaro e la parte centrale dipinta in grigio più scuro, il ponte di poppa è tornato in legno naturale e tutte le altre superfici di calpestio in grigio piombo, tipico delle nostre navi ed ovviamente non ha più le bande bianche e rosse a prua utilizzate per il riconoscimento aereo. Il modello utilizzato è quello della TRUMPETER in 700 con l’aggiunta delle fotoincisioni della MAS REGIA MARINA per l’adeguamento all’aspetto del dopoguerra.

Passiamo ora al secondo modello, quello della CORAZZATA NAVE ANDREA DORIA, il modello è stato ambientato in un porto italiane del dopoguerra, intorno alla metà degli anni 50’ ispirandomi alla foto 1 in cui è visibile la corazzata ormeggiata di poppa ad un molo del porto di NAPOLI. Ovviamente non ho riprodotto la stessa immagine sostituendo la nave americana con un nostro vecchio mercantile impegnato nello scarico del materiale stivato, la corazzata  si presenta coll’aspetto che aveva dopo i lavori di ammodernamento effettuati nel 1949 con l’aggiunta più vistosa dei due radar  LWS posti sui due alberi di prua e di poppa, radar ormai superati tecnicamente ma ancora operativi, infatti servirono come strumenti di addestramento per gli allievi radaristi della nuova MARINA MILITARE ITALIANA.   

Questa nave, fra le sopravvissute corazzate della REGIA MARINA, fu l’unica ad avere una vita operativa nel dopoguerra, infatti con la gemella CAIO DUILIO, fu COMANDO DI SQUADRA alternandosi in questo compito, poi nel 1953 la DUILIO fu radiata e restò in servizio la sola ANDREA DORIA, fino al 1956, quando fu infine radiata dalla marina e mandata alla demolizione. Modello R.NAVE CAIO DUILIO 1940, della ORANGE HOBBY BLUE SERIES in 700, ho utilizzato la DUILIO dato che essendo gemella della DORIA e dovendo comunque apportare modifiche era comunque un bel modello e perfetta per quanto desideravo fare.

Corazzata Italia ad Augusta

Radar LWS